Narcostati Uniti d'Europa
Oltre la Gintoneria. Mafiosi in servizio. Le spie russe al Parlamento europeo. Tre ragazzi immaginari bulgari a Londra. Giuseppe Conte il guerrafondaio
Benvenute e benvenuti: sono Antonio Talia e faccio il giornalista.
Ā«Buon Vespro!Ā» ĆØ il saluto rituale che si rivolgono gli affiliati alla āNdrangheta nelle riunioni segrete.
Vesper Lynd ĆØ lāunico, vero amore di James Bond (ma per fortuna gli sceneggiatori dellāultimo ciclo hanno un poā cambiato le carte in tavola).
In questa newsletter troverete storie di criminalitĆ transnazionale, di spionaggio e intelligence, di affari esteri e di altre cose minacciose.
Potete iscrivervi quiš (e magari vi scappa anche qualche regalo)
Se la prossima settimana siete a Milano ci vediamo martedƬ 18 alle 18 alla Statale in via Conservatorio 7 per lāincontro La riscoperta delle Americhe- Le mafie in Canada e Brasile con il professor Nando Dalla Chiesa, la collega Eleonora Aragona e il ricercatore Dusan Desnica. Ć un evento della Settimana della LegalitĆ e ci si iscrive qui.
Se invece siete canadesi šØš¦ o per qualche ragione guardate la tv canadese ci vediamo stasera e domani su TVA Nouvelles a J.E Bureau dāEnquĆŖte per un reportage sulle tracce di Matteo Messina Denaro e della famiglia mafiosa italo-canadese Rizzuto.
E adesso iniziamo.
Oltre la Gintoneria
(Tributo ad Ahmed Obaid, ucciso a Malmƶ, in Svezia, nellāaprile 2017. Foto mia)
Martedì prossimo - il 18 marzo - Europol pubblicherà il nuovo rapporto sul crimine organizzato e il titolo è già molto eloquente: The changing DNA of serious and organized crime.
Chi si occupa di crimine organizzato - funzionari di polizia, accademici, giornalisti, associazioni della societĆ civile - sta notando da tempo alcune tendenze in corso.
Per sintetizzare: le mafie si parlano da sempre, ma negli ultimi anni questi scambi sono diventati sempre più rapidi, fluidi e spregiudicati.
La prima volta in cui ho avuto questa impressione ĆØ stato nel marzo del 2017, a Malmƶ, in Svezia šøšŖ, dove con il collega Giampaolo Musumeci stavamo realizzando una serie di reportage sui violenti scontri tra gang in corso in cittĆ .
Da allora la situazione si ĆØ ulteriormente complicata, se consideriamo ad esempio che a novembre scorso la polizia spagnola šŖšø ha smantellato un gruppo che da Alicante reclutava ragazzi svedesi e danesi via Telegram per impiegarli come sicari e corrieri della droga.
E non si ĆØ complicata solo sullāimprobabile asse Spagna-Svezia, ma in tutta Europa: se consideriamo solo quello che ĆØ successo nelle ultime settimane, abbiamo una sequenza di sparatorie a colpi di kalashnikov a Bruxelles š§šŖ (dove uno spacciatore ĆØ rimasto ucciso, diversi feriti e il procuratore Julien Moinil ha definito la situazione Ā«disastrosaĀ»), lāarresto di due presunti āndranghetisti tra Lipsia e Düsseldorf š©šŖ, il sequestro di 788kg di cocaina al porto di Gioia Tauro š®š¹, lāarresto in Romania š·š“ del signore della droga francese š«š· Mohammed Amra (evaso lo scorso anno uccidendo due guardie carcerarie), e lāallarme della European Union Drugs Agency che mette in guardia contro un aumento della violenza in tutta lāUnione europea šŖšŗ legato allāincremento del traffico di droga.
Nel mio ultimo libro Duello- Caccia globale al boss dei narcos calabresi cāĆØ un capitolo intitolato Narcostati Uniti dāEuropa che racconta come il narcotrafficante Rocco Morabito sia stato un precursore della situazione attuale.
Forse, in questo momento, dietro le sbarre della cella in cui ĆØ rinchiuso, Rocco Morabito sta pensando a tutto quello che succede in Europa, e sa che per buona parte ĆØ opera sua.
Ma spesso noi giornalisti preferiamo occuparci di fenomeni minori come la famigerata Gintoneria di Milano, trasformiamo in Tony Montana due scappati di casa dal peso criminale pari a zero, e speriamo che prima o poi nella storia spunti qualche celebrity :)
(Puoi comprare Duello su Amazon, Feltrinelli, Mondadori e soprattutto nella tua libreria preferita)
Mafiosi in servizio
Perché mentre il mondo sembra diretto verso guerre sempre più complicate da decifrare dovremmo interessarci di comuni criminali, per quanto molto organizzati?
La risposta ĆØ che spesso tra le reti criminali e i servizi di intelligence di potenze ostili scattano sovrapposizioni molto pericolose.
Nella recente ondata di sabotaggi in corso in Europa a opera della Russia š·šŗ gli agenti di Putin si servono spesso di criminali professionisti, come dimostra anche lāimbarazzante fuga del trafficante dāarmi Artem Uss dagli arresti domiciliari in provincia di Milano.
Ascolta lāepisodio di Black Ops sulla fuga di Artem Uss
E i russi non sono i soli: qualche giorno fa gli Usa šŗšø hanno annunciato sanzioni contro Foxtrot, una delle più note gang criminali svedesi šøšŖ, che secondo gli americani stava collaborando con lāintelligence iraniana š®š· a una serie di sabotaggi in Europa contro obiettivi israeliani š®š± e di altri Paesi.
Le spie di Putin al Parlamento europeo
(Foto di Eduard Delputte su Unsplash)
Le Monde ha pubblicato qualche giorno fa un lungo articolo sulla rete di spie russe š·šŗ al Parlamento europeo šŖšŗ.
La vicenda era nota da mesi, ma Le Monde - in collaborazione con altre testate - ha scavato più in profonditĆ : degli oltre 750 diplomatici/agenti russi espulsi dallāEuropa dallāaggressione dellāUcraina šŗš¦ (un numero senza precedenti dai tempi della Guerra fredda), ben 20 si aggiravano a Bruxelles con la qualifica di āattachĆ© commercialiā, āconsiglieriā āsegretariā e āimpiegati tecniciā (lāAmbasciata russa in Belgio conta circa 220 membri accreditati).
Tra di loro, racconta il quotidiano francese š«š·, cāerano agenti dellāSVR (Servizi segreti esteri russi), dellāFSB (gli eredi del KGB) e soprattutto del GRU, il servizio segreto militare russo, quello incaricato delle operazioni più brutali.
Spiccano in particolare personaggi come Sergei Petrikov, 61 anni, importante esponente del GRU che potrebbe essere coinvolto nellāesplosione di pacchi-bomba avvenute nel luglio scorso nei centri di smistamento DHL di Lipsia, in Germania š©šŖ, e Birmingham, nel Regno Unito š¬š§.
Three Imaginary Boys
(BBC)
Vanya Gaberova, Katrin Ivanova e Tihomir Ivanchev sono tre cittadini bulgari š§š¬ che la scorsa settimana sono stati condannati per spionaggio da un tribunale britannico š¬š§.
Secondo la BBC i tre erano al servizio di Mosca, vivevano a Londra e tra il 2020 e il 2023 hanno seguito giornalisti, politici e hanno spiato una base militare Usa šŗšø in Germania š©šŖ.
La questione dei giornalisti è particolarmente preoccupante, non per corporativismo ma perché secondo le accuse la sorveglianza di Christo Grozev del sito Bellingcat e Roman Dobrokthov di The Insider serviva a condurre un piano per assassinarli entrambi.
Grozev e Dobrokhtov sono i giornalisti che hanno maggiormente contribuito a fare luce sullāattentato contro Sergei Skripal, lāex agente del KGB passato allāMI6 avvelenato con la figlia Yulia nel 2017.
Trovi la storia di Skripal nel numero precedente di Vesper:
Giuseppe Conte, il guerrafondaio
(Fonte: Ansa)
E infine torniamo a casa nostra š®š¹.
Tra gli argomenti politici di questi giorni cāĆØ la manifestazione In Piazza per lāEuropa lanciata da Michele Serra dalle colonne di Repubblica.
Non mi interessa entrare nel merito della manifestazione, né sulle legittime posizioni di chi - come Emergency - non parteciperà perché contrario al piano Rearm Europe (posto che la manifestazione sia a favore).
Mi interessa invece mettere in luce la mossa ipocrita dellāex Presidente del Consiglio e leader del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte, che da giorni lancia proclami come Ā«No alla corsa al riarmoĀ».
Di sicuro Giuseppe Conte ĆØ contrario al riarmo europeo ma non al riarmo russo, visto che nel 2020 - da capo del governo italiano - ha restituito a Mosca il trafficante dāarmi russo Alexander Korshunov, agente dellāSVR, il cui arresto era stato richiesto dagli Usa per una storia di spionaggio militare.
Korshunov aveva trafugato dei progetti tecnologici capaci di rendere più potenti e affidabili gli elicotteri militari russi, inclusi quelli impiegati in Ucraina. Gli americani chiedevano la sua estradizione, ma anche i russi hanno fatto richiesta sostenendo che Korshunov non fosse una spia di alto livello ma solo un banale truffatore ricercato da Mosca.
Indovinate a chi hanno deciso di credere Giuseppe Conte e il suo ministro della Giustizia Alfonso Bonafede?
Se volete approfondire rapidamente lāimbarazzante vicenda Korshunov cāĆØ questo thread che ho fatto su X.
Se invece volete scendere in profonditĆ e scoprire il rapporto che lega Giuseppe Conte alla Russia di Vladimir Putin e alla prima amministrazione di Donald Trump, il mio libro La Stagione delle Spie- Indagine sugli agenti russi in Italia racconta tutta la storia nel dettaglio.
Per questa settimana ĆØ tutto :)
Buon fine settimana!