La linea della palma in Europa
Sparatorie in Francia 🇫🇷, meth in Belgio🇧🇪 e coca in Germania🇩🇪. Il presunto boss canadese 🇨🇦 Leonardo Rizzuto in Sicilia. Triadi o no? Il Caso Biot. Il lato più oscuro del calcioscommesse.
Benvenute e benvenuti.
Vesper Lynd era l’innamorata di James Bond.
«Buon Vespro» è il saluto utilizzato nei rituali della ‘Ndrangheta.
Vesper può essere un cocktail, ma Vesper è anche questa newsletter che ogni settimana (o quasi) racconta di criminalità internazionale, spionaggio, operazioni coperte e altre storie appassionanti e un po’ minacciose.
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Buona Festa della Liberazione a tutte e tutti!
Comunicazioni di servizio in breve: ho finito le riprese del documentario al quale stavo lavorando (almeno per ora) e ora - dopo la Pasqua - Vesper torna alla lunghezza consueta.
Se per caso domenica 27 aprile siete al Far East Film Festival di Udine ci vediamo alle 17:45 ai Bambù Talks organizzati e diretti dagli impareggiabili Giulia Pompili e Francesco Radicioni per un evento con loro due e la bravissima Lisa Jucca. Si intitola Torna Trump e pure l’Asia trema. Rischi e conseguenze di una guerra commerciale 2.0 in arrivo (ma cerchiamo di renderlo meno noioso di così, promesso).
Tra qualche settimana si parte di nuovo per un altro reportage e quando sarà possibile cercherò di pubblicare qui gli aggiornamenti più interessanti.
Ora possiamo cominciare davvero.
Europa provincia d’Italia
(Sylvaine Thomas per AFP)
In «Il giorno della civetta» Leonardo Sciascia scriveva di «linea della palma» per spiegare la scalata della mafia in Italia da Sud a Nord, chilometro dopo chilometro, inesorabile come le palme che ogni anno attecchiscono sempre un po’ più a settentrione.
È una metafora talmente azzeccata che ormai sembra quasi logora, ma si sta dimostrando corretta anche a livello europeo.
La scorsa settimana i colleghi francesi 🇫🇷 con cui stavo lavorando al documentario di cui sopra mi raccontavano dei loro timori sull’aumento di reati legati al crimine organizzato, e adesso la cronaca racconta di un’ondata di incendi e attacchi a colpi di arma da fuoco contro le carceri e la polizia penitenziaria in tutta la Francia.
La situazione delle carceri francesi non è facile, dietro qualsiasi detenzione c’è sempre un’immensa sofferenza e la sigla DDPF (Droits des prisonniers français; “diritti dei prigionieri francesi) lasciata sui luoghi di alcuni attentati potrebbe suggerire anche un movente politico, ma le indagini sembrano privilegiare l’ipotesi della criminalità organizzata, o narcobanditismo, come lo chiamano i francesi.
Intanto ieri in Belgio 🇧🇪 la polizia ha smantellato l’ennesimo laboratorio per la produzione di droghe sintetiche arrestando due chimici di nazionalità olandese 🇳🇱 e un produttore locale, mentre in Germania 🇩🇪 tre giorni fa il capo della polizia ha messo in guardia contro un enorme aumento della diffusione della cocaina.
Così, mentre le mafie italiane - e la ‘Ndrangheta in particolare - ormai da anni adottano «la strategia dell’inabissamento», sparano il meno possibile e si infiltrano in ogni aspetto dell’economia legale, nel resto d’Europa 🇪🇺 scoppiano situazioni che per noi italiani erano familiari negli anni Novanta. Sono i Narcostati Uniti d’Europa, dove le organizzazioni criminali si coordinano sempre più velocemente.
Il ritorno di Leonardo Rizzuto 🇨🇦
(foto di Graham Hughes per Canadian Press)
Leonardo Rizzuto è il presunto boss della Cosa Nostra di Montréal, erede di una casata mafiosa dal raro peso criminale estesa per almeno quattro generazioni.
Suo padre, Vito Rizzuto, era il capo indiscusso della cosiddetta «Sesta Famiglia» che dal Canada 🇨🇦 si poneva sullo stesso piano delle Cinque Famiglie di New York 🇺🇸: se avete visto Donnie Brasco, Vito era tra i condannati per questa imboscata entrata nella storia del crimine e al suo funerale si sono svolte scene tipo questa.
Due anni fa, Leonardo - che in vari agguati ha già perso il fratello, il nonno e innumerevoli altri parenti - è stato vittima di un tentato omicidio, e da allora la situazione della mala canadese è diventata ancora più tesa.
È un semplice viaggio da emigrante per la settimana santa o è un viaggio d’affari? Di sicuro, sta tenendo impegnate la DIA italiana e la RCMP canadese, perché l’ultima volta pare che Leonardo avesse stretto nuove alleanze e stipulato nuovi investimenti.
L’altro elemento sicuro è che in queste settimane l’Italia 🇮🇹 si trova al centro di varie attività criminali canadesi perché solo all’inizio di aprile a Roma era stato arrestato il narcotrafficante Dave «Pic» Turmel, il ricercato n.1 in Canada 🇨🇦, al quale avevamo dedicato questo speciale di J.E Bureau d’Enquête.
Per approfondire consiglio il libro Le Mafie in Canada dell’ottima collega e amica Eleonora Aragona.
(foto mia)
Triadi? Non esattamente
(disegno di Antonio Fusco per L’Espresso)
Il duplice omicidio dei cittadini cinesi 🇨🇳 Zhang Dayong e Gong Xiaoqing avvenuto a Roma due settimane fa, il 14 aprile, ha riportato l’attenzione sulla criminalità cinese in Italia: si è parlato della cosiddetta «Guerra delle Grucce» (uno scontro tra gruppi per il controllo di questo comparto del settore tessile), che poi in realtà è una «guerra della logistica» perché secondo l‘indagine China Truck della Procura di Prato lo scontro si estende al controllo di varie aziende che spediscono pronto moda (e non solo) in tutta Europa e oltre. Giulia Pompili ha messo in luce i legami tra queste organizzazioni e i servizi di intelligence di Pechino.
Da parte mia, come ho cercato di fare su Radio24 ospite di Uno, Nessuno e Cento Milan, penso che sia importante chiarire che quando parliamo di questi fenomeni le Triadi non c’entrano niente.
Le Triadi sono organizzazioni mafiose cinesi tradizionali, diffuse a Hong Kong, Macao, Taiwan e in vari paesi del Sudest asiatico come Malaysia, Laos, etc. Sono gruppi molto antichi come la 14K o la Wo Shing Wo, hanno una struttura molto complessa e pervadono molti aspetti della società locale.
In Italia si è riusciti a incardinare un processo per società a delinquere di stampo mafioso a carico di cittadini cinesi solo una volta, nel 1999, a carico di Hsiang Khe Zhi, padrino di Prato che aveva profondi contatti con mafiosi cinesi a Parigi e Budapest e probabilmente era affiliato a una Triade originale.
Per il resto, almeno fino a nuove scoperte, possiamo parlare “solo” di organizzazioni criminali cinesi in cui regna l’omertà e il vincolo associativo.
Ma le Triadi sono una cosa diversa.
Il Caso Biot
(da Lucy sulla cultura)
È una storia dolorosa ed è anche il più eclatante caso di spionaggi avvenuto tra le forze armate italiane dai tempi della Guerra fredda: per Lucy sulla cultura ho scritto questo pezzo sul caso di Walter Biot, il capitano di fregata sorpreso a passare documenti riservati alla Russia 🇷🇺.
Spero di essere riuscito a rendere tutto l’aspetto umano della vicenda.
Singapore e il calcioscommesse
Mentre in Italia si torna a parlare di giocatori di Serie A coinvolti nel gioco d’azzardo, ho scritto questo pezzo su Singapore capitale globale del calcioscommesse per Appunti di Stefano Feltri
Anche per questa settimana è tutto!
A presto.