La complottista che sussurra alla Casa Bianca
La cybertruffa miliardaria di Kim Jong-un 🇰🇵. Caccia al superlatitante canadese Dave «Pic» Trumel 🇨🇦.
Benvenute e benvenuti.
Vesper Lynd era l’innamorata di James Bond.
«Buon Vespro» è il saluto utilizzato nei rituali della ‘Ndrangheta.
Vesper è anche il nome di questa newsletter, che ogni settimana (o quasi) racconta di criminalità internazionale, spionaggio e operazioni coperte.
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Ancora comunicazioni di servizio: anche questo numero di Vesper sarà un po’ più stringato del solito perché sto lavorando a un lungo documentario televisivo per una grossa casa di produzione straniera.
Di tanto in tanto sto postando qualche dietro le quinte qui e su Instagram: è un lavoro entusiasmante, sto conoscendo professionisti straordinari e non vedo l’ora di condividerlo quando uscirà , probabilmente all’inizio del 2026.
(Porto di Gioia Tauro, girata con iPhone)
Laura Loomer, la complottista dietro i licenziamenti di Trump 🇺🇸
(Il generale Timothy Haugh- Demetrius Freeman per il Washington Post)
Nella settimana della follia dei dazi mi tocca parlare di Donald Trump da un’angolazione meno immediata ma molto significativa: secondo un’esclusiva del Washington Post dietro il licenziamento del generale Timothy Haugh - ex direttore della National Security Agency e capo del Cyber Command - ci sono i suggerimenti di Laura Loomer, uno dei personaggi più bizzarri che si aggirano tra i corridoi della Casa Bianca.
Laura Loomer sostiene che gli attentati dell’11 settembre 2001 sono stati provocati da un complotto interno americano, che le sparatorie nelle scuole sono solamente delle sceneggiate per terrorizzare il pubblico e tutto il resto di quel menù complottista alla QAnon che ormai ci è diventato familiare.
Haugh, il suo vice e altri cinque consiglieri chiave del National Security Council sono stati licenziati giovedì scorso: secondo i giornalisti Ellen Nakashima, Warren P. Strobel e Aaron Schaffer, Trump ha preso la decisione dopo un incontro nella Sala Ovale in cui Loomer ha definito Haugh e gli altri «traditori» perché scelti dal Capo dello Stato Maggiore, il generale Mark A. Milley.
L’elemento più disturbante, però, è che nel 2018 Haugh e gli altri erano stati in prima fila per contrastare le cyberinfluenze russe 🇷🇺 sulle elezioni di medio termine: quali conclusioni bisogna trarre da questa purga ispirata da un personaggio che fino a qualche tempo fa sarebbe rimasto ai margini del discorso pubblico e ora ha libero accesso alla Casa Bianca?
L’arresto di Dave «Pic» Turmel 🇨🇦 🇮🇹
Venerdì scorso è andata in onda la puntata speciale di J.E Bureau d’Enquête dedicata alla cattura di Dave «Pic» Turmel, il numero uno dei latitanti canadesi 🇨🇦.
Turmel, a capo della sanguinaria gang di trafficanti Bloody Family Mafia, è stato arrestato a Roma in un bed and breakfast dalle parti di Tor Bella Monaca: sono stato sul posto per raccontare quello che si sa sulla cattura e sul lato italiano delle indagini. Resta una domanda: con chi doveva incontrarsi a Tor Bella Monaca?
Kim Jong-un e la rapina cyber da un miliardo e mezzo di dollari
(foto KCNA, agenzia di stato nordcoreana 🇰🇵)
Nel febbraio scorso l’amministratore delegato della società di intermediazione di criptovalute Bybit è stato derubato nel giro di pochi minuti di 1,5 miliardi di dollari in Ethereum, la criptpmoneta più usata al mondo dopo Bitcoin.
Nei giorni scorsi è emerso che gli autori dell’operazione sarebbero gli hacker di Lazarus, un gruppo di pirati informatici legati alla Corea del Nord 🇰🇵.
Da sempre, anche prima di Kim Jong-un, il regime nordcoreano si sostiene con operazioni sporche come il traffico di metanfetamine e di tecnologie nucleari. Adesso però le capacità cyber di Pyongyang sembrano proiettarsi su scenari sempre più sofisticati. Occhio ai vostri conti!
Anche per questa settimana è tutto.
A prestissimo!