ESCLUSIVA: La caduta di Leo Rizzuto
Il boss di Montréal 🇨🇦 era uno dei capi della Cosa Nostra in tutto il Nordamerica, ma finora era sfuggito al carcere (e a due tentativi di assassinio). È stato arrestato stamattina.
Benvenute e benvenuti.
Questo è un numero speciale di Vesper, la newsletter dedicata a storie di criminalità transnazionale, missioni clandestine e altre vicende abbastanza minacciose.
È un numero speciale perché è tutto dedicato a Leonardo Rizzuto, il boss canadese 🇨🇦 tra i capi più potenti della Cosa Nostra di tutto il Nordamerica.
Da qualche ora le mie fonti a Montréal e dintorni mi hanno informato del suo arresto: vi racconto chi è e perché è importante anche per gli equilibri criminali italiani.
Buona lettura!
Un arresto clamoroso 🇨🇦
(Foto The Canadian Press- Graham Hughes)
Prima di tutto: chi è Leonardo Rizzuto?
Ufficialmente, Leo - come si fa chiamare - è un avvocato di Montréal, e fino a oggi non era mai stato incriminato formalmente.
In realtà si diceva da anni che Leonardo avesse ereditato la corona della famiglia Rizzuto: stiamo parlando di purissima aristocrazia criminale, un’organizzazione che siede tra i vertici della Cosa Nostra di tutto il Nordamerica e che già negli anni Sessanta era stata ribattezzata «La Sesta Famiglia», un clan capace di trattare da pari a pari con le storiche Cinque Famiglie di New York 🗽, i Bonanno, i Genovese, i Lucchese, i Gambino e i Colombo.
La potenza dei Rizzuto è dovuta essenzialmente a due fattori: il primo è che Montréal rappresenta uno dei porti più importanti di tutto il Nordamerica e che i Rizzuto sono riusciti a prendere il controllo per decenni di tutti i traffici illeciti attraverso una federazione di organizzazioni criminali che comprendeva bande di motociclisti come gli Hell’s Angels, sindacati portuali corrotti ,riciclatori di origine mediorientale e gang di spacciatori di strada.
Il secondo è che Vito Rizzuto, il padre di Leo, era un vero padrino dal carisma indiscusso.
Queste sono le scene che si sono viste al suo funerale.
Chi ha visto il film «Donnie Brasco» con Al Pacino e Johnny Depp ricorderà questa scena di una sparatoria in uno scantinato: bene, secondo l’FBI uno dei sicari era proprio Vito, fatto venire apposta da Montréal per non suscitare sospetti sui killer locali.
Di che cosa è accusato Leo Rizzuto?
(CP Photo- Ian Barrett)
Secondo le mie fonti canadesi i capi d’accusa a carico di Leo sono molto pesanti, specialmente per qualcuno che finora era solamente un presunto padrino: omicidio, tentato omicidio, associazione a delinquere. Chi riteneva che Leonardo Rizzuto fosse coinvolto solamente in reati finanziari, insomma, potrebbe venire smentito presto. Inoltre non è stato arrestato da solo: con lui ci sono il luogotenente Rocco Sollecito e altri elementi di spicco del clan.
Ma se Leo non ha mai trascorso un solo giorno in carcere, non si può dire che la sua sia una vita ordinaria: due anni fa, a marzo, qualcuno ha tentato di ucciderlo nel più classico degli agguati mafiosi.
(foto CTV News- Cosmo Santamaria)
Cosa c’entrano i Rizzuto con l’Italia 🇮🇹 ?
(foto mia)
La famiglia Rizzuto è originaria di Cattolica Eraclea, in provincia di Agrigento, e mantiene da sempre contatti molto stretti con la Sicilia.
A Pasqua, per esempio, Leo Rizzuto, la sua famiglia e il suo entourage sono tornati a Cattolica attirando l’attenzione dei media locali, della DIA e degli investigatori canadesi: si trattava di un semplice ritorno a casa da emigranti, di nuovi sbocchi per gli investimenti oppure erano alla ricerca di appoggi criminali siciliani?
Leo era già tornato in Sicilia subito dopo il tentativo di omicidio che aveva subito due anni fa.
(lo scorso anno avevo contribuito a questa puntata di J.E. Bureau d’Enquête della tv canadese TVA Nouvelles dedicata ai Rizzuto. Qui trovate la puntata completa)
D’altra parte, il clan Rizzuto ha già fatto massicci investimenti in Italia - dietro i quali, secondo gli inquirenti, si nascondono massicce operazioni di riciclaggio -, come ad esempio una società romana di import - export a pochi passi da Palazzo Chigi e, pare, alcuni resort di lusso.
L’Italia è collegata alle vicende più recenti dei Rizzuto anche per un altro aspetto: Dave “Pic” Turmel - il capo della cosiddetta «Blood Family Mafia», una gang criminale in ascesa in cima ai sospetti per l’attentato a Leo - è stato arrestato a Roma alla fine di marzo dopo due anni di latitanza.
(Dave «Pic» Turmel, dai suoi social media)
È probabile che i capi d’accusa a carico di Leo Rizzuto siano legati alla catena di esecuzioni mafiose che sta funestando il Canada da anni.
Forse sono collegati anche alla guerra con «Pic» Turmel.
Di sicuro, gli effetti del suo arresto si ripercuoteranno anche su certi equilibri criminali italiani.